aprile 2009


Un lettore mi ha chiesto informazioni su alcune questioni, fra le quali gli asili. Nel programma si parla di azzerare le liste di attesa per gli asili nido entro un paio d’anni. E di poter recuperare aree e strutture occupate abusivamente. Sarebbe bello riuscire a incentivare anche iniziative di sostegno per le mamme lavoratrici anche all’interno delle aziende, creando nursery e servizi di asili nido nello stesso edificio dove le mamme lavorano (un po’ sullo stile americano o nord europeo).

Fra le altre cose previste: interventi fiscali per le famiglie con figli, permessi temporanei per le donne incinte (o con bimbi di 2 anni) per entrare nella ZTL. Ricordo in un viaggio in Giappone vidi addirittura i parcheggi con le strisce rosa.

Ancora oggi per una giovane donna che lavora è difficile coniugare lavoro e figli; se una donna non ha una rete di nonni, zie, bambinaie e datori di lavoro flessibili, finisce per dover fare delle scelte e sacrificare il lavoro. Purtroppo non tutte le ragazze possono contare sui nonni…

Infine uno dei punti da me preferiti: costituzione di un fondo per garantire i mutui e riportare in città 100 giovani coppie residenti fuori dai confini comunali. La ricchezza e la vitalità di una città è data anche dal fatto che sia frequentata anche dalle nuove generazioni. Oggi vivere in centro a Firenze è piuttosto ardua – a meno che uno non sia un turista – e questo è un peccato.

Milioni di turisti dipingono Firenze come la città nella quale amerebbero vivere e ancora nel 2008 IlSole24Ore riporta che gli italiani ritengono Firenze la città al primo posto dove vorrebbero vivere. Mentre dall’esterno manteniamo questa immagine da cartolina, i fiorentini se sono fuggiti.

renzi-e-fiorella-mannoia1Oggi sono andata a un incontro di Matteo Renzi con Fiorella Mannoia, al Teatro del Sale: un luogo insolito per una “chiaccherata” informale su questioni politiche.

 

Fra i vari argomenti trattati mi ha colpito la sensibilità della Mannoia per le questioni intorno alla cultura.

 

Abbandonare la scuola e l’arte vuol dire abbandonare il futuro, senza queste cose non si va avanti“.

Noi abbiamo la patria della musica, dell’arte, della cultura. Un popolo senza cultura che popolo è?”

E poi ha parlato di educazione all’ambiente, di civiltà.. ma anche di cattiva amministrazione (in generale) dicendo che spesso i cittadini finiscono per assomigliare a chi li amministra.

Chissà se tutto questo odio, questa insofferenza e polemica ci sono indotti…

Matteo ha invece sottolineato l’importanza di riappropriarsi della dimensione più piccola delle città: i quartieri, le botteghe

E nel caso di Firenze non basarsi solo sul passato (anche se ormai nessuno si commuove più davanti a una chiesa, dovremmo ricominciare a farlo) ma ridarle un futuro.

Queste sono le cose con cui mi trovo in grande accordo del suo programma.

Oggi ho fatto le mie prime interviste: con Massimo Vanni di Repubblica, con una ragazza dell’Unità e uno speaker di Controradio. Non ero assolutamente preparata e già temo quello che verrà trascritto. Domani lo scopriro’ (forse).

Più liste civiche?
Ieri sera sono andata all’inaugurazione della nuova sede del Renzi e ho sentito che probabilmente ci saranno più liste civiche, oltre alla lista del PD. Devo capire la mia come si chiama.

Da quel che ho capito le liste verranno presentate ufficialmente soltanto il 7 maggio (un mese prima delle elezioni!) con i vari nomi dei candidati, e il nome e simbolo ufficiale della lista. Qualcuno mi ha chiesto per quale quartiere mi presento. Io non credo di avere un quartiere di rappresentanza. Ma ammetto che devo ancora capire meglio l’organizzazione delle liste.

Quando mi è stato chiesto di candidarmi, lì per lì mi sono un po’ spaventata. Non è un segreto che io non abbia mai praticato il mondo della politica. Anzi, diciamo pure che me ne sono tenuta alla larga. Vuoi per disillusione, vuoi per scarsa competenza, vuoi per la sensazione di non poter far più nulla.

Ma stavolta ho sentito che era diverso. E’ giunto il momento di provare a fare qualcosa di concreto per Firenze, città che amo e che attualmente, diciamocelo, non se la passa molto bene. Per anni dicevo fra me e me bisognerebbe fare questo e quello, e oggi voglio provare davvero a metterlo in pratica.

Mi è piaciuta l’idea della lista civica perchè non ha uno schieramento politico. Pur supportando i 100 punti di Matteo Renzi, non è ufficialmente una lista del PD. Scorrendo i nomi dei miei “rivali” infatti vedo che ci sono persone di provenienza e idee molto diverse, ma accomunate dal desiderio di partecipare attivamente alla città e dare un contributo forte, entrando in consiglio comunale.

E mi piace l’idea di poterlo fare con la mia testa, libera da guide e imposizioni dall’alto. Sulle questioni etiche non voglio discutere, ritengo siano scelte molto personali. Ma su questioni amministrative, che riguardano la vivibilità della città, ritengo si possa dire e fare molto.

Spero di riuscirci.